Anche Fido e Micio possono, a modo loro, contribuire al benessere della Terra. Sono più di 60 milioni i gli animali d’affezione che abitano le case degli italiani, prevalentemente pesci e uccelli, seguiti da 7,5 milioni di gatti e altri 7 milioni di cani. A “dare i numeri” è il rapporto Assalco – Zoomark 2018, che ogni anno indaga sull’impatto economico del pet food nel Belpaese. Ed evidenzia cifre importanti: ogni 100 abitanti ci sono 50,3 pet. E se contiamo che cane o gatto consumano minimo due pasti al giorno, non è difficile immaginare l’enorme impatto che ogni peloso ha sull’ambiente.
Il pet food sostenibile riduce al minimo l’impatto sull’ambiente, nella forma e nel contenuto.
Proprio come noi, gli animali consumano alimenti quali carne, pesce e grano, il cui trasporto ha costi ingenti in termine di emissioni di carbonio. Senza contare lo smaltimento del packaging, dei contenitori non sempre ecosostenibili, e della fauna “sacrificata” irresponsabilmente per dare da mangiare ai nostri animali da compagnia. Secondo lo studio “Environmental impact of food consumption by dogs and cats” di Gregory S. Okin, docente dell’Università della California, solo in America il 25-30% dell’impatto ambientale prodotto dall’industria degli alimenti per animali è dovuto alla fabbricazione di cibi dedicati a questi due pelosi. Così, i migliori marchi di pet food internazionali corrono ai ripari.
Che si parli di cibo secco o in umido, Schesir è stato tra i primi marchi ad adottare una strategia ecosostenibile. Dopo avere ridotto al minimo i cartoncini che proteggevano ogni lattina, per le confezioni e i materiali del punto vendita ha scelto carta riciclata o proveniente da foreste controllate e rigenerate, in modo da ridurre le emissioni di CO2. Non solo, il sito ufficiale rivela che “nei prodotti umidi vengono utilizzate solo due specie di tonnetto, scelte tra quelle che non soffrono di sovrasfruttamento, pescando e soggetti che abbiano già raggiunto la maturità riproduttiva. Grazie alla tracciabilità integrale dei nostri ingredienti, sulle nostre confezioni viene chiaramente indicata la specie di tonnetto utilizzata per ciascun lotto di produzione”.
“Ocean friendly” e “Dolphin safe” sono solo alcune delle certificazioni che il cibo per animali ecologico di qualità dovrebbe possedere. L’elemento cruelty-free diventa infatti sempre più importante nella produzione di pet food: no a qualsiasi tipo di test invasivi e cruenti che provochino dolore ad altre specie. L’importante, raccomandano i veterinari, è non cambiare la dieta da un giorno all’altro, dando tempo ai nostri amici di abituarsi e scoprire il gusto di una nuova alimentazione.